On juge un homme à ses amis, un uomo si giudica dai suoi amici. Tradurre dal francese la frase attribuita a Flaubert dalla carta del Bacio Perugina non è stato difficilissimo neanche per me, studente il cui prof di francese ai tempi del ginnasio – un avvocato, e chissà perché mi sono capitati sempre avvocati come docenti – aveva attribuito la “maglia gialla” tra i più assenti alle lezioni. Eppure quella che fu la casa del “Carrarmato”, quel cioccolato straordinario che lo zio mi regalava – rigorosamente al latte – ogni volta che da bambino imboccavo al Caffé pieno di fumose sale di giocatori di carte, ha offerto ai romantici consumatori della sua celeberrima pralina alle nocciole una versione singolare.

“Ciascuno mostra quello che è dagli amici che ha”, si legge sul bigliettino n. 65 della serie Perugina. Frettolosa trasposizione? Lì per lì, mi era parso che le cose stessero nella sciatteria che colpisce ormai marchi blasonati, specie quando finiscono nelle mani di una multinazionale, come è toccato al cioccolato di Perugia da anni sotto l’ala della svizzera Nestlé. Ed invece non è così. Neanche si fosse affidato a Google traduzioni, dall’esito terribile, avrebbe fatto lo stesso. Il traduttore deve essersi fuso il cervello per trovare un’espressione che superasse l’ambiguità – superficiale, ma eventuale nella rapidissima lettura degli involucri dei Baci – di utilizzare la parola “uomo”. Mai fosse – devono aver pensato occhiuti tecnici di “comunicazione” – che si desse una lettura sessista: questo cioccolatino parla dei maschi! Ed allora ecco immolare il Francese sull’altare del commercialmente corretto al pari di quelle strepitose porcherie fatte all’Italiano con parole come “assessora”, per dire la donna assessore.

Nell’ambizione poliglotta che a volte si impadronisce di me – e dalla quale esco sempre con le ossa rotte, specie nella conversation – ho poi dato uno sguardo al resto del biglietto, che – forza delle multinazionali – vede la frasetta tradotta in altri idiomi. Ed ecco allora che in inglese si parla di “man”, cioè uomo, in tedesco pure, ma non in spagnolo: Cada uno muestra aquello que es de los amigos che tienes. Ora, per restar nella semantica, la parola “amici” all’epoca di Facebook (dove qualche frettoloso creatore di link ha fatto un pedissequo copia & incolla) diventa impegnativa se letta alla luce di Flaubert. Di Flaubert? In verità, una frase del genere l’ha scritta Joseph Conrad in Lord Jim, ma in una versione leggermente diversa, che mette di mezzo pure i nemici: On juge un homme sur ses ennemis aussi bien que sur ses amis.  Dell’autore di Madame Bovary neanche una traccia. Nella lingua che fu di Borges, il dribbling della Perugina poi è lo stesso che nella versione italiana del biglietto. Non so – nella mia ignoranza ispanica – se Uomo, come “essere umano”, appartiene a quel vocabolario. Di certo appartiene a quello italiano, quello autentico. Ma si sa, neanche i Baci sono più quelli di una volta…