Telefonare all’altro mondo è possibile. Da oggi una pattuglia di tester avrà a disposizione AvaLine, un numero con il quale i residenti in Second Life potranno ricevere telefonate dalla cosiddetta “vita reale”. Via cavo, mobile o voice over ip. Linden Lab proclama che si tratta di una pietra miliare per le relazioni tra chi vive dentro il metaverso e chi ne resta fuori. Il lancio definitivo del servizio è previsto per il terzo quadrimestre del 2009. Frattanto va in download anche un sistema analogo di istant messaging dentro/fuori (SLim) che non richiede più l’utilizzo del pesante client di Second Life per chattare.
L’introduzione della voce, 18 mesi or sono, nel più celebre (e vituperato) mondo virtuale aveva provocato delle piccole rivoluzioni. La più divertente era quella dello smascheramento di chi aveva scelto un avatar di un sesso diverso dal proprio, con danni inimmaginabili per le escort “sotto mentite spoglie”. Ma gli ingegneri della Linden Lab hanno annunciato ora un rimedio: stanno sviluppando i “voice fonts”. Gli avatar, in altri termini, potranno personalizzare la loro voce “mascherandola” da donna francese, annunciatore sportivo eccetera. A pagamento, ovviamente. Con 15 miliardi di minuti dichiarati di utilizzo della voce sulle isole di Second Life per 700 mila utenti unici sembra un campo tutto da esplorare nelle relazioni umane (seppur artificiali).
Il nodo però resta sempre quello della “persistenza” di tali connessioni.