Foto di SnapStefano Bollani fa la pubblicità di BrioBlu. Confesso che la campagna della Endeavour Digital Marketing, che ha «sviluppato un piano di incentivazione del passaparola con attività di seeding testuale e video nei social network», con me ha clamorosamente fallito. Uso le reti sociali, maneggio YouTube, tengo pure un blog. Però mi sono accorto solo ora, e dalla radio, che il pianista jazz si è messo a far spot, benché sia da fine marzo che il tormentone imperversa anche in tv. L’azienda è stata più fortunata con il teaser della nuova Prius Toyota (un gingillo da 27 km/l): quello l’avevo visto. E forse – tragicamente – lo vedranno quanti per paura del Gpl inizieranno ad interessarsi delle auto ibride.

La mia proverbiale distrazione – grazie all’ascolto di  Bollani che duetta con un comico – deve aver anche scavato un varco nella memoria, quella più antica. E mi è tornato in mente Franco Cerri, l’uomo ammollo, che in ogni “puntata” di Carosello era sempre lì lì per affogare. Ma lui, con un aplomb straordinario sorrideva, finché – quanto l’acqua arrivava al giusto livello – versava la magica polverina che avrebbe fatto sparire le macchie dalla camicia. Cerri è un chitarrista, jazz anche lui. Nell’ingenuità infantile quel liquido incombente mi appariva come dietro lo schermo, non un’immagine proiettata dal tubo catodico, ma proprio acqua nel televisore in bianco e nero. Una visione surreale, quasi quanto Vergassola che emerge dalla coda del pianoforte di Bollani. Il jazz deve piacere ai pubblicitari. Come l’acqua, visto che Bollani anziché esservi immerso appare associato ad una bottiglia di minerale.

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