La facciata posteriore della copertina della Domenica del Corriere del 16 dicembre 1962
La facciata posteriore della copertina della Domenica del Corriere del 16 dicembre 1962, n. 50.

Nel traffico avrebbero girato in “singolette”. Era il nome di un mezzo a metà strada tra la Smart e il Segway, il due ruote elettrico inventato da Dean Kamen nel 2001, immaginato 50 anni fa come soluzione del futuro agli ingorghi metropolitani.Era quanto prevedeva in un sommario-didascalia  una singolare illustrazione firmata dal grande Walter Molino pubblicata sulla facciata posteriore di copertina de “La Domenica del Corriere” del 16 dicembre 1962.

I conducenti avrebbero guidato una sorta di motorette a quattro ruote, appoggiati al loro interno in una posizione elevata, praticamente eretta. A proteggerli dalle intemperie una cupola trasparente semicircolare, aperta ai lati da un finestrino. A chiudere l’abitacolo una portiera con maniglia. Le ridotte dimensioni a terra avrebbero permesso a chi manovrava il mezzo di lasciar spazio sulla carreggiata ad altre nonne del Segway (o del Piaggio Mp3 Roof), scegliere la direzione che voleva senza creare troppo scompiglio e perfino salutare – sollevando il cappello – i conoscenti che avesse incrociato alla guida di un analogo mezzo.

“Ecco come potrebbe essere alleggerito, – si legge – se non del tutto risolto, il problema nelle città: anziché le attuali ingombrati vetture, delle minuscole auto monoposto che occupano una minima superficie e che potrebbero essere battezzate «singolette»”.

La prima di copertina dello storico settimanale del Corriere della Sera riportava invece la notizia di un curioso episodio avvenuto a “Nuova York”, già congestionata dalla febbre natalizia. Un fatto che la redazione prese come spunto per parlare del futuro della circolazione stradale nelle città.

L’uomo che saltava sulle auto

La copertina della Domenica del Corriere del 16 dicembre 1962, n. 50.
La copertina della Domenica del Corriere del 16 dicembre 1962, n. 50.

George A. Compton, immobilizzato in auto da un ingorgo stradale, era uscito dalla vettura e, toltosi le scarpe, si era messo a risalire l’immobile fiume di auto balzando di macchina in macchina. Un’azione, si direbbe, che avrebbe potuto degnamente essere compiuta da un personaggio dei fumetti che era apparso proprio il 10 agosto di quell’anno sul numero 15 di Amazing Fantasy: Spiderman, uno dei nuovi supereroi pensati per l’immaginario della nuova risorsa – i teen agers – su cui avevano deciso di puntare gli stessi Stati Uniti che avevano scelto un giovane presidente, John F. Kennedy.

L’episodio, al cui protagonista per la Domenica “aveva dato di volta il cervello”,  era stato dunque l’occasione per il settimanale per incaricare Molino – successore di Beltrame – di realizzare un’illustrazione che mostrasse la soluzione che il futuro avrebbe potuto riservare al problema, anziché saltellare sui tetti delle auto.

“Walter Molino – conclude infatti il sommarietto che lanciava un servizio di due pagine all’interno – ha immaginato qui l’aspetto della stessa strada della prima tavola qualora venisse adottata su larga scala la nuova soluzione”.

E dalla matita uscì qualcosa di simile ad un Segway a quattro ruote, un altro mezzo di quelli che – annunciato come rivoluzionario – purtroppo non ha avuto grande fortuna (se non in impieghi speciali) nel deflazionare il traffico. E così seppure oggi è stata messa in commercio l’auto “monoposto” (in realtà un tandem), la Twizy, che della “Singoletta” ha qualche fattezza, gli ingorghi restano. Pure a bordo di una Smart o di una Toyota IQ.