sisagittaE se andassero a votare per le Provinciali meno del 50 per cento degli aventi diritto? La provocazione firmata da Gramellini avrebbe voluto essere un viatico per l’abolizione di quella che considera un “ente inutile”. Ma per l’amministrazione provinciale di Rieti, centesima provincia d’Italia per popolazione con i suoi 147 mila residenti, il rischio che ciò accada è ridotto. Non perché il suo presidente uscente (e ricandidato) è anche a capo dell’Unione province d’Italia. Ma per quale motivo, allora? «Questa volta – racconta Valerio Vecchiarelli sull’edizione romana del Corriere della Sera di oggi – chi si recherà alle urne per eleggere il nuovo presidente della Provincia, si troverà tra le mani un lenzuolo di 54 centimetri di altezza e 78 di larghezza (impressionante il manifesto informativo da apporre ai seggi: 140 altezza x 2 metri di larghezza!) e dovrà districarsi nel labirinto di 34 simboli colorati». Con tanti candidati, cui aggiungere parenti ed amici moltiplicati per i 24 collegi, magari non proprio la metà dei 131.369 elettori si recherà alle urne. Ma ci potrebbe andar vicina.