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L’età delle spiate non poteva farne a meno. Si chiama www.geomobiles.net e si presenta come una delle più fresche diavolerie del web 2.0. Stessi colori pastello, l’icona Labs scopiazzata da qualche applicativo di Google e un’idea innovativa. In fondo con le interfacce stile GoogleMaps ed i cosiddetti mashup, le applicazioni web ibride, ci aspettiamo che ciò sia possibile. Si tratta di un “servizio” di localizzazione dei cellulari. In pratica, la promessa sembra questa, inserendo il prefisso internazionale, quello dell’operatore ed il numero dopo aver premuto il bottone “locate” si dovrebbe visualizzare dove si trova quel terminale telefonico.

L’operazione è teoricamente possibile, lo sappiamo tutti. Ogni cella della rete mobile infatti riporta con sé i numeri presenti al suo interno. Ma questa di geomobiles è una bufala, anzi un trick, un trucco. Innocuo quanto non si sa. Il dominio è stato registrato con validità per un anno il 6 ottobre scorso, con sede a Parigi ed è stato anche messo sotto monitoraggio con un motore di analisi del traffico. Il sistema invia infatti ad un’animazione in flash che al termine della falsa ricerca visualizza un’immagine sconcia, sebbene adeguatamente celata. Cliccando su di essa si arriva ad una seconda richiesta di dati, che suona più o meno così: vuoi fare uno scherzo ad un tuo amico, mandagli un’email. E via un altro invio di dati. Aprendo il sorgente delle pagine html non si riesce a capire se numero di telefono ed indirizzo di posta elettronica vengono o meno catturati da qualche database. Certo che entrambi – il numero cellulare o l’email di chichessia – sono preziose informazioni per chi deve fare spam. E così chi magari pensava di spiare, finisce per esser spiato.