Eliminare “i piccoli presidi ospedalieri dislocati nei comuni con pochi abitanti” piuttosto che chiudere il San Giacomo, ospedale romano al centro della città e di una selva di altri ospedali a meno di due chilometri. La “ricetta” – riportata in questi termini da Gian Antonio Stella – sarebbe di un luminare, il professor Ferdinando Aiuti. Esperto di Aids, indubbiamente, ma assai meno di provincia italiana. Togliere posti letto non è umano. Ma se in una grande città il “colpo” per ragioni probabilistiche viene comunque compensato dall’offerta ampia e diffusa, togliere ospedali a piccoli centri – lontani dalle città ricche di medici & infermieri – è disumano. Cosa che neanche Stella sul Corriere di oggi, ormai calato nel personaggio di fustigatore della casta per partito preso, riesce ad indovinare perdendosi tra i numeri sul rapporto di abitanti per ospedale. E sentenzia che il campanilismo ospedaliero è afflitto dalla sindrome “not in my backyard” che impedirebbe tagli di nosocomi . Ospedali sì diseconomici, ma – cari signori – non inutili.