La via comunale all’open source passa per Modena. I duemila dipendenti del Comune emiliano hanno trovato allegato alla busta paga un cd con dieci software a codice aperto. Il pacchetto è stato curato da Walter Martinelli, prodotto da biblioteche comunali e Ced dell’amministrazione. La scelta è caduta su 7-Zip, Audacity, Blender, Gimp, Open Office.org, Pdf creator, Scribus, Tux paint, Virtual Dub e Vlc. Modena ha iniziato dal 1995 ad usare licenze open per risparmiare sul costo degli aggiornamenti, agli inizi del 2008 quasi 250 dipendenti avranno una suite office “aperta” ed in prospettiva l’amministrazione punta a trasformare in questo senso i tre quarti delle 1.600 postazioni di lavoro comunali.

La notizia è di quelle che vengono in genere benedette dall’opinione corrente. Una volta in casa, però, ed installata la strenna natalizia sul pc domestico, quanti dei travet modenesi hanno dei figli in età scolare dovranno fare i conti con un’ “amara” realtà. Se infatti avranno pensato di disinstallare la loro brava versione (pirata?) del pacchetto Microsoft, quando i ragazzini si metteranno alla tastiera per esercitarsi, scopriranno che il mondo della scuola è un altro pianeta. Gli autori dei manuali scolastici infatti sono orientati in prevalenza ad insegnare l’uso del pc su un solo software: Office.