Foto di Paysage du tempsLe agenzie riportano stamattina una notizia che rappresenta un fantastico cortocircuito dell’agenda mediatica. I temi caldi che affannano i nostri politici sembrano infatti essere finiti tutti nella stessa vicenda. La Squadra Mobile di Verona ha arrestato un gruppo di rom che sfruttava due coppie di bambine tra gli 8 e gli 11 anni per commettere furti in appartamento. Quando le minorenni venivano colte in flagranza di reato da parte delle forze dell’ordine i genitori le disconoscevano. Ma le quattro zingarelle avevano con sé due cellulari. Telefonini sui quali erano memorizzati diversi numeri, alcuni dei quali comuni ad entrambi gli apparecchi e che sono stati quindi annotati dalla Polizia. Una volta scappate dal centro di accoglienza, i poliziotti hanno iniziato ad intercettare le loro telefonate – visto che ancora non è vietato – scoprendo sia che ricevevano istruzioni a distanza sul come compiere i furti sia, finalmente, i genitori che le sfruttavano. Quel che insomma le impronte digitali non possono (ancora) fare, fanno le impronte digitali .