Il Professor Frink della serie SimpsonGli svedesi non ci prendono sul serio. Il fisico italiano Nicola Cabibbo è stato escluso dal Nobel per una scoperta, anche sua e non solo di altri, che per un beffardo destino ha fatto premiare i fisici Kobayashi e Maskawa. Non c’entra nulla il fatto che siano giapponesi. E’ infatti un pezzo che dal Sol Levante hanno smesso di copiare. Magari è un po’ colpa di quel nome del prof romano che somiglia a quello del pupazzo giustiziere di una tv del primo ministro italiano. “Come si fa a premiarlo?” si saranno chiesti gli austeri componenti dell’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma, ricordando magari che finora al massimo il Nobel ad un personaggio colorato – il Professor Frink – lo si è visto assegnare solo sui Simpson.

Certo, qualcuno potrebbe sempre gridare ad un complotto massonico, visto che Cabibbo è presidente della Ponteficia Accademia delle Scienze. Ma non è così, non abbandoniamoci a dietrologie: anzi, questo spiega perché il grande fisico taccia (porgendo quasi l’altra guancia). L’Italia d’altro canto – quando si tratta di riconoscimenti alla ricerca – quest’anno ha già portato a casa il bottino del premio “igNobel” a Massimiliano Zampini dell’Università di Trento. Assieme a Charles Spence dell’Università di Oxford ha modificato elettronicamente il suono prodotto da una patatina fritta facendo credere che era più fresca e croccante alla persona che la stava mangiando. Anche qui gli slittamenti di paternità erano dietro l’angolo, se si considera che all’estero le patatine sono le “french frites”, fritti francesi. Eppure ci siamo salvati.

Semmai quelli di Stoccolma ci prendono sul serio quando “non facciamo i seri”. L’ultimo Nobel italiano per la letteratura è stato il grande istrione di “Mistero Buffo”, quel geniaccio di Dario Fo. E visto che in questo Paese spesso le barzellette sono argomento di conversazione istituzionale, data la considerazione che godiamo nel Regno di Svezia, magari i politici che le raccontano sperano in cuor loro di agguantare – prima o poi – un meritato Nobel per la Pace(ria)*.

*variante sabina dell’umbro pacìa