smartLe Smart infilate le une sopra le altre in una torre vetrata, quasi fossero modellini nelle scatole sul banco di un giocattolaio? Il fantascientifico parcheggio robotizzato dell’Urban Mediaspace di Aarhus in Danimarca? O il bizzarro distributore automatico di auto di Nashville? Sono tutte idee che affondano le radici nel 1933.

Il futuro dell’auto visto dagli anni ’30

Alla fiera mondiale di Chicago, una delle prime grandi esposizioni dedicate al domani dopo la crisi del ’29, fu mostrato il Nash Motors automobile elevator display, un sistema ad ascensore realizzato dalla Whiting Corporation che permetteva di esporre le vetture in verticale, proprio come i primi posteggi multilivello automatici. torre nash progettoAnzi, il progetto – da un brevetto del 1925 dell’ingegnere James E. Morton – era stato concepito per un parcheggio che, grazie a una movimentazione a catene, permetteva al proprietario di recuperare la sua auto presentando un ticket al guardiano, il quale a sua volta con un bottone attivava il recupero automatico della vettura (il documento della Whiting). Stesso concept del parcheggio aperto nel 2014 ad Aarhus o della vending machine di autovetture a Nashville (2015), la quale funziona con un gettone acquistato online a qualche migliaio di dollari, anziché con il più economico biglietto del parking.

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