Novantanove è il numero de l’Aquila. Novantanove le cannelle, novantanove le chiese. E novantanove gli anziani che il nove aprile scorso la presidente dell’Unitalsi di Atri, Annamaria Di Musciano, ha raccontato esser stati soccorsi con il telefonino. «Non avevamo torce – ha raccontato – allora abbiamo acceso i cellulari e con la luce dei display abbiamo soccorso le persone e anche cambiato pannoloni agli ammalati». Il cellulare ed il wireless, pure nell’uso eterodosso dei volontari di Lourdes, rivelano la loro centralità. Anche, e soprattutto, nel dramma. E non solo per salvare vite umane “a distanza“. E’ infatti nato nella tenda 6 di Collemaggio, una di quelle dove il wifi arriva (ecco ad esempio la mappa della connettività di un fornitore), un coordinamento di giovani che – ancora una volta con un numero, 3e32, ossia l’orario del sisma (pure quello del 6, ma aprile) – rilancia la ricostruzione del tessuto sociale tra aquilani passando attraverso il web mobile.